Lungo il Nilo al tempo delle piramidi

“Lungo il Nilo ai tempi delle piramidi”

testo in catalogo di Zahi Hawass

“Lungo il Nilo ai tempi delle piramidi”

Saqqara è uno dei siti archeologici più importanti dell’Egitto: contiene le tombe del personale amministrativo della Prima Dinastia (3000 av. Cr.), le tombe dei re della Seconda Dinastia e anche le tombe dei notabili a partire dall’Antico Regno e fino alla fine dell’era faraonica.

                Ho iniziato a Saqqara un certo numero di programmi di restauro importantissimi, che comprendono la ripulitura e il consolidamento delle tombe della Seconda Dinastia. E mentre si svolgevano tali lavori, abbiamo scoperto 22 tombe nuove non catalogate di mattoni di fango, due dei quali ancora intatte. Una tomba conteneva uno scheletro di donna con il cranio fracassato; dentro l’altra tomba è stata trovata una bara di legno contenente un altro scheletro, di cui solo la parte inferiore era stata mummificata.

                La Piramide a Gradoni di Djoser a Saqqara è la più antica d’Egitto e fu costruita in pietra dall’architetto Imhotep della Terza Dinastia. Entrare nella sottostruttura di questa piramide è stata una delle grandi avventure della mia vita: sono entrato in quel monumento alle 9,30 e ne sono uscito il pomeriggio alle 17.30. Sotto di essa ci sono un labirinto di tunnel e di corridoi (che si estendono per un percorso di 7 chilometri), una camera per la sepoltura con un grande sarcofago, parecchi sarcofagi di alabastro per le donne della famiglia reale di Djoser

                Crediamo che Saqqara annoveri circa 16 piramidi, che risalgono all’Antico Regno e che sono circondate dalle tombe del personale che lavorava sotto i re della Terza, della Quinta e della Sesta Dinastia. Tali tombe sono importanti perché sono decorate con scene di vita quotidiana, della cui vista gli antichi egizi volevano godere anche nell’oltretomba.

                Ho avuto la fortuna di scoprire due tombe speciali dell’Antico Regno a Saqqara: una di esse risale alla Quinta Dinastia e appartiene al medico di corte Qar. Dentro la stanza della sepoltura sono stati rinvenuti artefatti importanti, come ad esempio del vasellame con iscrizioni, un tavolo per le offerte, strumenti chirurgici che Oar usava per il suo lavoro di medico del re. L’altra tomba appartiene a Teti-ankh-kem, un figlio di Teti, il primo re della Sesta Dinastia; tale nome vuol dire “Teti-ankh, il nero” e il titolo di “il figlio più grande del Re” suggerisce che sia succeduto al padre.

                Le tombe private più interessanti delle Dinastie Quinta e Sesta sono quelle che appartengono a Kagemni, Ty, Niankhkhnum and Khnumhotep, and Mereruka. Esse sono ben decorate con scene che illustrano la vita quotidiana di quell’epoca in Egitto: l’agricoltura, la caccia nelle paludi, l’oreficeria, la caccia agli uccelli selvatici e la cura degli animali domestici. Tutte queste scene sono state studiate dal dott. Roberto Buongarzone in questo libro, che è illustrato con bellissime immagini che rappresentano la vita degli antichi Egizi al tempo delle costruzioni delle piramidi. Da esse noi possiamo apprendere il  modo di vestire, le consuetudini alimentari e il tipo di rapporto esistente tra i membri della famiglia.

                Questo magnifico libro contribuirà ad arricchire la nostra conoscenza di questo importante periodo della storia egizia, e per il lettore sarà molto interessante viaggiare lungo il Nilo per rivivere la magia e il mistero dei Faraoni

                Zahi Hawass